In una lunga intervista Tom Cruise si è raccontato a “La Repubblica”. L’attore americano ha parlato di “Mission Impossible 4 – Protocollo Fantasma”: “Faccio acrobazie perchè il mio compito è stupire il pubblico” ha detto l’attore parlando della scena più delicata del film, quella in cui è rimasto appeso al 124esimo piano del Burj Khalifa di Dubai, l'edificio più alto del mondo.
Su quest’emozionante ripresa ha detto: “Ho seguito tutte le fasi della costruzione di questo palazzo sapevo che prima poi sarei riuscito a scalarlo. Il primo ringraziamento è per Mohammed bin Rashid al Maktoum, per la sua splendida accoglienza e l'aiuto. Restare sospesi nel vuoto ad un'altezza inedita non è proprio una passeggiata: si prova molta paura. Non dell'altezza, ma di cadere. Ho voluto fare quella lunga scena perchè penso che al pubblico piacerà moltissimo. La prima volta che abbiamo fatto la riunione con il coordinatore degli stuntmen mi ha detto “Tom, ho parlato per cinque ore con il funzionario della sicurezza e pretende che tutti indossino paracaduti”. Gli ho chiesto di trovarne un altro. Il buffo è che alla fine quelli dell'assicurazione hanno stabilito che non posso correre in motocicletta o guidare i miei aerei, ma va bene se mi butto fuori dalla finestra del Burj Khalifa”.
La star americana ha poi concluso: “Mi sono allenato per molti mesi con ottimi istruttori. La scena dura qualche minuto, ma io sono rimasto appeso ai cavi per una giornata intera. Uscire è stato facile, rientrare dalla finestra meno. Mi sono spiaccicato un paio di volte contro la vetrata. Mia moglie Katie a un certo punto ha portato via la bambina”.
Su quest’emozionante ripresa ha detto: “Ho seguito tutte le fasi della costruzione di questo palazzo sapevo che prima poi sarei riuscito a scalarlo. Il primo ringraziamento è per Mohammed bin Rashid al Maktoum, per la sua splendida accoglienza e l'aiuto. Restare sospesi nel vuoto ad un'altezza inedita non è proprio una passeggiata: si prova molta paura. Non dell'altezza, ma di cadere. Ho voluto fare quella lunga scena perchè penso che al pubblico piacerà moltissimo. La prima volta che abbiamo fatto la riunione con il coordinatore degli stuntmen mi ha detto “Tom, ho parlato per cinque ore con il funzionario della sicurezza e pretende che tutti indossino paracaduti”. Gli ho chiesto di trovarne un altro. Il buffo è che alla fine quelli dell'assicurazione hanno stabilito che non posso correre in motocicletta o guidare i miei aerei, ma va bene se mi butto fuori dalla finestra del Burj Khalifa”.
La star americana ha poi concluso: “Mi sono allenato per molti mesi con ottimi istruttori. La scena dura qualche minuto, ma io sono rimasto appeso ai cavi per una giornata intera. Uscire è stato facile, rientrare dalla finestra meno. Mi sono spiaccicato un paio di volte contro la vetrata. Mia moglie Katie a un certo punto ha portato via la bambina”.